Diritti dei lavoratori

L’ultimo rapporto Amnesty International sull’Italia denuncia il mancato rispetto, da parte del parlamento italiano, della scadenza del 31 dicembre 2021 per recepire la direttiva UE relativa al whistleblowing, cioè la denuncia di illeciti o atti illegittimi sul posto di lavoro.

Il rapporto faceva presente che questa mancanza di tutele ha contribuito alle difficoltà affrontate dagli operatori sanitari e assistenziali che avevano espresso preoccupazione per le condizioni di lavoro nelle case di cura durante la pandemia da Covid-19. La legge che attua la direttiva in Italia è stata fatta solo 4 mesi fa, un anno e mezzo dopo. Infatti è partita anche una procedura d’infrazione a carico dell’Italia per questo motivo.

“Questo ritardo comporta che per un anno e mezzo persone che dovevano avere dei diritti basati sulla direttiva europea, non ne hanno potuto usufruire. L’Italia fortunatamente aveva già una normativa sul whistleblowing, quindi ha risentito un filo meno del ritardo: la legge già esistente era abbastanza strutturata, quantomeno per il settore pubblico, per il settore privato molto meno.” spiega Giorgio Fraschini.

Ma la lacuna nel settore privato non è l’unico problema, come ci spiega lui stesso in questa intervista.

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